Posted on 20/03/2020 da Luca Landoni
Tra le varie voci sentite in questi giorni sulla questione del divieto dell’attività motoria, ormai realizzato in diverse regioni, si leva anche quella molto autorevole di Silvio Angelo Garattini, scienziato e farmacologo italiano, presidente e fondatore dell’Istituto di ricerche “Mario Negri”.
In un’intervista di oggi alla Gazzetta, il luminare ha esposto un punto di vista che è lo stesso nostro dall’inizio della crisi, ovvero che vietare del tutto lo sport, anche ove sarebbe possibile farlo in massima sicurezza (luoghi isolati, in solitaria, massimo distanziamento sociale) è una iattura.
“Non condivido il divieto. Dobbiamo vietare assembramenti e tenere le distanze. Fare attività motoria, camminare o correre fa bene alla salute, rinforza le difese immunitarie. Al contrario la sedentarietà non le aiuta. Se alcuni runner non rispettano il divieto di assembramento puniamoli, ma non impediamo a tutti di fare un’attività sana.”
E poi la proposta: definire dove e quando fare jogging, non più di 30/60 minuti al giorno. Punire i trasgressori tracciandoli col GPS. Migliorare i controlli, sì, ma evitare a tutti i costi la sedentarietà.
Quindi correre a condizione che sia davvero per far bene alla salute?
“Certo, altrimenti non capisco perché i tabaccai restino aperti mentre correre o camminare sia vietato. Le sigarette non fanno bene.”
fonte: https://www.atleticalive.it/garattini-un-errore-vietare-lattivita-motoria-rinforza-le-difese-immunitarie/?fbclid=IwAR249njNDu09iBWGobBo-15cWbWK-sP9t9tJh17ts2sU88ucRfPUYLvKqHI