Quali sono i materiali con cui vengono realizzate oggi le migliori scarpe da running o trail running esistenti sul mercato?
Molto spesso i materiali utilizzati devono rispondere alle esigenze del mercato dei consumatori del Running, sempre più attenti a scegliere scarpe che in qualche modo rendano la loro corsa più veloce.
EVA ammortizzata
L’EVA (etil vinil acetato) è un polimero composto principalmente da etilene e acetato di vinile e viene utilizzato per realizzare suole e intersuole con un’alta caratteristica di leggerezza ed elasticità.
I tipi di lavorazione delle suole per scarpe in EVA sono, nella maggior parte dei casi, suddivisi fra tipi di suole che vengono applicate direttamente sulla forma montata e poi rifinite in un secondo momento, e tipi di suole che invece sono già pronte per venire unite alla tomaia, perché monoblocco oppure fornite già preparate dai suolifici.
La microporosa in EVA è particolarmente leggera e al tempo stesso è resistente; mantiene un’ottima flessibilità anche a basse temperature, rendendo più confortevoli le calzature e salvaguardando la salute di chi le indossa. La produzione di EVA per suole da scarpe, ha raggiunto oggi buoni livelli di efficienza ambientale soprattutto grazie all’uso di compound che utilizzano alte percentuali di materiale ottenuto dagli scarti di lavorazione, che vengono così reinseriti nel processo produttivo senza andare ad aumentare la quantità di rifiuti prodotti dall’azienda.
L’EVA viene utilizzato in molti settori tra cui la produzione di adesivi, nei pannelli solari fotovoltaici, nell’industria degli imballaggi, come materiale di riempimento, produzione di protezioni dedicate a strutture sportive, scolastiche, case di riposo ed altri ambienti pubblici e privati, nel campo dell’isolamento dei cavi elettrici e nella produzione di calzature.
Anche la bigiotteria e il settore biomedicale utilizzano EVA per la creazione di prodotti colorati e atossici. L’EVA espanso è molto diffuso nella produzione di giochi colorati per bambini, negli imballaggi di prodotti pregiati e nella realizzazione di tappeti e accessori per palestre e piscine.
PEBA
Utilizzato inizialmente nelle scarpe da corsa come inserto di supporto nella sua forma rigida, il PEBA è un elastomero termoplastico (ammide a blocchi di polietere) noto con il nome commerciale di Pebax. È una mescola leggerissima, con una bassissima densità e un grandissimo ritorno di energia (fino al 87%), che ha permesso di introdurre il nuovo concetto di super shoes. Il PEBA da solo, però, non è un materiale ideale per le scarpe da corsa, a causa della sua incredibile morbidezza. Per questo normalmente al suo interno viene inserita una piastra (in diversi materiali tra cui la fibra di carbonio) che possa dare più rigidità e stabilità alla scarpa. Il risultato è una minore energia complessiva utilizzata nella corsa.
Nylon Teflon
Il politetrafluoroetilene (PTFE) è il polimero appartenente alla classe dei perfluorocarburi (PFC) derivante dall’omopolimerizzazione del monomero tetrafluoroetene. Le sue caratteristiche lo rendono un materiale unico in quanto possiede un basso coefficiente di attrito, incredibili doti di resistenza verso agenti esterni, un elevato grado di antiadesività, un elevato grado di resistenza alle basse ed alte temperature (da –200° C a +260° C) è da sempre considerato una delle materie plastiche più stabili dal punto di vista termico. Fino alla temperatura di 260° C non vengono rilevate particolari decomposizioni strutturali. Il PTFE ha scarse proprietà meccaniche come trazione e compressione anche sotto pesi molto limitati, questa caratteristica lo rende utile per ricavare guarnizioni. Inoltre, la resistenza alla compressione ad una deformazione prefissata, risulta una delle migliori caratteristiche meccaniche del PTFE, in un ampio range di temperature di utilizzo.
Per migliorarne le caratteristiche, al PTFE vengono aggiunte la fibra di vetro– che aumenta la resistenza all’usura e la resistenza chimica; il carbone– che ha una buona conducibilità termica, una buona resistenza alla deformazione (viene utilizzato dove è richiesta la dissipazione di cariche elettrostatiche); la grafite– che ha un coefficiente d’attrito bassissimo e media resistenza alla compressione, una buona resistenza all’usura (utilizzato per applicazioni in condizioni di elevata velocità); il bronzo – che ha un’elevata resistenza alla compressione, una buona resistenza all’usura , un’elevata conducibilità termica ma limitata resistenza agli agenti chimici, utilizzato in condizioni di alta velocità e in assenza di lubrificazione.